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Relazioni di coppia e patriarcato


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online

Le relazioni di coppia sono il tema caldo di tutti quei love coach che promettono: riavvicinamenti magici, trucchi per far tornare la persona amata, e altri "sortilegi relazionali" che sono solo biechi strumenti di seduzione per dare false speranze a chi soffre per amore.


Non solo. Tutta il finto sostegno su cui vive e prospera il love coaching, che critico a ragion veduta, vede le donne e gli uomini sotto la lente del patriarcato. Perché parlarne?


Perché tutto questo (patriarcato, e love coaching al servizio di dinamiche patriarcali) è un ostacolo alle relazioni.

Uomini forti e sfuggenti, donne deboli e bisognose

Le donne, secondo le impostazioni storiche patriarcali, sarebbero:


  • quelle eternamente bisognose,

  • quelle che sanno amare,

  • quelle che per amore si devono sacrificare.


Ma sono anche quelle che non sanno ancora capire come comunicare agli uomini. Dio... quanti stereotipi!


Gli uomini, invece, secondo il love coaching (patriarcale) e secondo il patriarcato stesso, sono naturalmente inaccessibili e meno inclini a parlare di sentimenti.


Insomma, come direbbe un libro pessimo pieno di stereotipi di genere: gli uomini verrebbero da Marte, e le donne da Venere. Non è così!

Stereotipi che rendono impossibile la relazione

Da questi stereotipi di genere, tutto il love coaching intavola stratagemmi standardizzati per:


  • Attrarre la persona amata, come se l’amore fosse tutta una questione di seduzione

  • Riconquistare il/la partner facendo leva su presunti funzionamenti tipici dell’uomo e della donna

  • Comunicare in modo manipolatorio tramite i social, ma anche durante gli incontri


Il problema delle relazioni è che le persone hanno smesso di chiedersi cosa voglia dire amare.


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online

L’altro grande problema (il primo, forse) è il patriarcato, ovvero quel tossico filtro comportamentale che piega tutte le relazioni uomo/donna (ma anche le relazioni LGBTQ+), e le porta a esprimersi entro la dinamica "persona dominata/persona dominante".


A che punto siamo, quando parliamo di relazione di coppia

Prima di pensare a far tornare chi ha deciso di allontanarsi, prima di pensare a strategie e tattiche, dobbiamo avvicinarci all’amore e alle relazioni chiedendoci quanto ne sappiamo di patriarcato.


Con l’articolo di oggi voglio proprio portarti alle basi della conoscenza sul patriarcato.

Se non capiamo che tutti – uomini e donne (se proprio dobbiamo parlare per relazione binaria uomo/donna) – siamo vittime del patriarcato, non possiamo andare da nessuna parte, in termini di coppia.


Relazioni di coppia irretite dal patriarcato

Se non capiamo che ci muoviamo nel mondo delle relazioni per stereotipi, non possiamo vedere quali barriere impediscono alle relazioni di esistere.


Ecco ad esempio alcuni ostacoli alla relazione, che consideriamo (a torto) come una dinamica normale:


  • Le donne credono di essere più brave degli uomini, ad amare, mentre a volte sono solo le più ossessionate, e non sanno amare nemmeno sé stesse

  • Viene considerato normale, che un uomo non esprima i propri sentimenti, mentre invece questo assioma è tipico della cultura patriarcale

  • Le donne vengono viste come naturalmente bisognose di consenso da parte del partner, mentre gli uomini sarebbero quelli inaccessibili e misteriosi, che hanno bisogno solo di sé stessi

  • Gli uomini scappano e le donne – che sanno amare (si presume…) – sono quelle che dovrebbero imparare a comprendere come non spaventare gli uomini, o come comunicare con loro, rispettando i loro silenzi (manipolatori)

  • Le donne sono quelle "votate alla cura e alle relazioni", mentre gli uomini no


Tutte-stronzate-patriarcali.

Uomini e donne si comportano secondo un copione vecchio di secoli

Oggi come oggi, avere una relazione di coppia ci richiede innanzitutto di notare come, l’impossibilità di amare, accada per colpa di atteggiamenti indotti da secoli, copioni in cui sia gli uomini che le donne entrano, senza nemmeno porsi un dubbio.


Donne più o meno emancipate si trasformano in ragazzine disperate, capaci di perdere completamente ora il polso della situazione, ora il totale controllo della propria vita libera, appena un uomo entra nella dinamica patriarcale: sfugge, dopo il sesso si nega, dà la propria assenza.


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online

Ma siamo davvero così bisognose, o ci viene insegnato a esserlo?

Invece di fermarsi a riflettere ("ma è davvero questo, l’uomo che voglio?") le donne si dimostrano disposte alla prostrazione di sé (anche attraverso le peggio tattiche suggerite dai love coach) pur di riavere l’oggetto del proprio (presunto) desiderio.


Dominante/dominata. Ma questo è solo uno, degli scenari possibili. E non è uno scenario che ritroviamo solo nell’amore eterosessuale, bensì anche nelle relazioni LGBTQ+. Il che ci porta a riflettere su quanto il modus vivendi "dominante/dominato, dominante/dominata" si sia radicato nelle relazioni.


Relazioni di coppia basate su potere e dominio

Ora. Potere e relazioni non vanno d’accordo. Amore e potere, nemmeno. Dominio, amore e relazioni fanno a cazzotti.


Ciò significa che, al minimo accenno di una dinamica di potere e dominio, nella tua relazione, dovresti poter maturare uno spazio di coscienza per riuscire a fermarti, e a riflettere. Giusto per chiederti: "emozioni a parte, quello che sto vivendo può davvero chiamarsi amore?".

 

La coppia patriarcale, e il love coaching

È un tema lungo e complesso, quello dell’amore patriarcale nella coppia, che molti ignorano alla grande. Ecco perché poi si acquista con molta facilità il videocorso per l’amore sano, giusto e bla bla bla, dall’ultimo sito di S.o.s. relazioni.


Ma noi non possiamo agire sulle relazioni in emergenza.

E non possiamo pensare che avremo relazioni di coppia migliori, con piccoli aggiustamenti nella comunicazione con l’altra persona, specie se non ci accorgiamo che, quel precario equilibrio comunicativo, si fonda su basi distorte e patriarcali.


Giulia Scandolara lettura dei tarocchi online

La complessità delle relazioni

Dobbiamo partire dalle basi. Dobbiamo educarci a capire che accidenti succede, quando ci crolla il terreno sotto i piedi, davanti a una persona che cerca di esercitare potere, dominio, manipolazione su di noi, ora col silenzio, ora con altre forme di violenza più o meno dichiarate.


E allora adesso, almeno per un attimo, torniamo sui banchi di scuola, per imparare le basi di qualcosa che forse nessuno ci ha mai spiegato: cos’è il patriarcato. Interessa a tutti.


Una definizione semplice di patriarcato

Il patriarcato è un sistema sociale e culturale in cui il potere e l'autorità sono concentrati principalmente nelle mani degli uomini, mentre le donne e altri gruppi hanno ruoli subordinati o limitati.


Questo sistema influenza molti aspetti della vita, dalla famiglia al lavoro, dalla politica alla cultura.

 

Le radici storiche del patriarcato

Le origini del patriarcato risalgono a migliaia di anni fa, quando le società umane passarono da un'economia basata sulla caccia e raccolta a una basata sull'agricoltura:


  • Preistoria: nei gruppi di cacciatori-raccoglitori, c'era maggiore uguaglianza tra uomini e donne perché entrambi contribuivano alla sopravvivenza del gruppo

  • Agricoltura e proprietà privata: con lo sviluppo dell'agricoltura, le terre e i beni divennero importanti per il potere economico. Questo portò a un sistema in cui gli uomini controllavano la terra e le risorse, trasmettendole ai figli maschi. Di conseguenza, le donne vennero progressivamente relegate a ruoli domestici e privati

  • Religione e leggi: molte religioni e sistemi legali hanno rafforzato il patriarcato, dichiarando che gli uomini sono i leader naturali della famiglia e della società


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Le caratteristiche principali del patriarcato

Divisione dei ruoli di genere: gli uomini sono associati al potere pubblico (politica, economia) e le donne a quello privato (famiglia, cura).


Controllo delle donne: il patriarcato si manifesta attraverso il controllo della sessualità femminile, delle decisioni personali (matrimoni forzati, aborto) e delle opportunità economiche e lavorative.


Stereotipi di genere: gli uomini sono considerati "forti", "razionali" e "dominanti", mentre le donne sono viste come "emotive", "deboli" e "sottomesse".


Accesso diseguale al potere: gli uomini tendono a dominare posizioni di autorità politica, economica e culturale.

 

Le conseguenze del patriarcato nella relazione uomo-donna

Disparità di potere: gli uomini tendono ad avere più controllo nelle decisioni familiari e relazionali.


Violenza di genere: il patriarcato legittima spesso la violenza maschile contro le donne come mezzo di controllo (ad esempio, violenza domestica o sessuale).


Mancanza di autonomia femminile: le donne possono sentirsi costrette a seguire aspettative sociali che limitano la loro libertà e indipendenza.


Pressione sugli uomini: anche gli uomini subiscono pressioni per conformarsi a ruoli rigidi, ad esempio il dover essere sempre forti o non mostrare emozioni.

 

Conseguenze sociali e collettive del patriarcato

Violenza sul femminile: il patriarcato contribuisce alla normalizzazione della violenza contro le donne, inclusi abusi fisici, psicologici e sessuali. Questi fenomeni sono diffusi a livello globale e spesso non denunciati o puniti adeguatamente.


Discriminazione sul lavoro: le donne guadagnano meno degli uomini (gender pay gap), hanno meno accesso a posizioni di leadership e spesso affrontano molestie o discriminazioni.


Distribuzione del potere: i ruoli di leadership in politica, economia e cultura sono ancora dominati dagli uomini, portando a una visione del mondo e delle decisioni che non includono pienamente le prospettive delle donne.


Limitazione dello sviluppo sociale: quando metà della popolazione (le donne) è limitata nelle sue potenzialità, tutta la società perde opportunità di innovazione, creatività e progresso.


Normalizzazione degli stereotipi: il patriarcato rafforza credenze dannose su ciò che uomini e donne "dovrebbero" essere, limitando la libertà individuale e le relazioni autentiche.


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Come si può affrontare il patriarcato?

Per superare il patriarcato è necessario promuovere l'uguaglianza di genere attraverso leggi e politiche inclusive.


In merito alle nostre relazioni di coppia, invece, è fondamentale imparare a capire che il patriarcato esiste, e determina lo stile relazionale dei nostri incontri.


Educare, rompere gli stereotipi, collaborare a un nuovo equilibrio

Serve ducare le persone al rispetto reciproco e al riconoscimento dei diritti di tutti, a prescindere dal genere. Ciò significa anche considerare l'importanza di ridistribuire gli spazi di movimento e incontro, nelle relazioni private, collettive, e nel lavoro.


Rompere gli stereotipi di genere è l'arduo compito da praticare.

Serve a permettere a uomini e donne di scegliere liberamente i loro ruoli nella società, senza incastonare per forza le donne dei compiti di cura, senza privarle del loro desiderio di fare carriera, quando c'è.


Il ruolo degli uomini

Coinvolgere gli uomini nel processo di cambiamento è di certo l'aspetto più difficile, dal momento che agli uomini è richiesta una parziale rinuncia ai diritti finora goduti, a spese delle donne. Basti pensare allo stereotipo della donna che rinuncia alla carriera per curare la casa.


Un mondo senza patriarcato non implica che gli uomini perdano il loro valore, ma che si crei uno spazio dove ognuno possa vivere in modo libero e rispettoso, a favore dell'interdipendenza, e della parità.

 

Una conclusione doverosa

Qualsiasi persona consapevole, che oggi desidera avere una relazione di coppia pulita, paritaria, rispettosa, non può ignorare le dinamiche del patriarcato.


Non possiamo scambiare il patriarcato per un atteggiamento del singolo uomo, o della singola donna (perché, lo ricordo, anche nella donna può esprimersi questa dinamica di potere e dominio – si veda il bisogno di controllare il/la partner).


Non possiamo credere che il patriarcato non toccherà la nostra vita di coppia, perché in realtà lo ha già fatto, installandosi nella vita delle nostre stesse famiglie di origine.


Ripensare le dinamiche della coppia

Prima di pensare alla relazione di coppia come a una divisione stereotipata di uomini e donne in dominanti e dominate, fuggenti e desiderose di relazione, dobbiamo intercettare l’intromissione del patriarcato, nell’incontro.


Mi fermo qui, per oggi, consapevole del fatto che non è automatico smascherare il fatto che non ci muoviamo in modo davvero indipendente e sentito, nelle relazioni.


Il nostro sentire è ancora manipolato da un agente esterno, che falsa completamente il nostro modo di entrare in contatto con la persona (presumibilmente) amata. E quell'agente esterno è il patriarcato.


Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor

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