Quando ha senso chiedere una lettura dei tarocchi? Perché non dovresti interpellare dieci persone diverse, a cui sottoporre sempre la stessa domanda?
Il tuo atteggiamento nei confronti dei tarocchi
Oggi ti spiego che atteggiamento avere nei confronti di questa consulenza: la lettura dei tarocchi. Ti porto a capire quando è davvero utile chiedere una lettura, e quando non lo è affatto.
Quali situazioni richiedono una lettura dei tarocchi
La lettura dei tarocchi è un’ottima alleata quando vivi anche solo una di queste situazioni:
Sei di fronte a un bivio
Non sai se puoi fidarti di una persona (la lettura resta sempre e comunque su di te)
Non capisci se la relazione che vivi è finita/da continuare/da lasciar andare
Senti il bisogno di guardarti dentro, e chiederti a che punto sei della tua vita
Vuoi capire se in te ci sono credenze limitanti che ti impediscono di ottenere amore/successo/serenità
Hai bisogno di vedere una situazione familiare
Non hai le idee chiare su ciò che vivi, e vuoi fare chiarezza
Devi prendere una decisione importante, ma non sai proprio come muoverti
Stai valutando acquisti di immobili che sollevano diverse perplessità
Ogni volta che sei in difficoltà
La lettura dei tarocchi entra nella tua vita, come una valida alleata, ogni volta che sei in un momento di forte conflitto interiore, o in conflitto col mondo esterno.
È una consulenza secondo me indispensabile, quando ad esempio stai iniziando una nuova relazione.
Lettura dei tarocchi: fanne una se frequenti una nuova persona
Magari hai vissuto le esperienze peggiori, in campo relazionale, e non sai se questa volta potrai davvero lasciarti andare. Meglio vederci chiaro. Meglio capire subito che tipo di relazione ti si prospetta.
Quando fai una lettura dei tarocchi puoi capire la qualità della relazione (è un cappio al collo, o ci sono le giuste premesse?). Attraverso gli arcani, puoi comprendere se fa davvero per te, o se è l’ennesima trappola.
Ricordati poi che, la lettura dei tarocchi, non serve solo a indagare l’ambito delle relazioni. Puoi valutare la bontà di un lavoro, o scoprire i tuoi talenti.
Attraverso una lettura dei tarocchi districhi i nodi e ottieni chiarezza.
Come non utilizzare la lettura dei tarocchi
Devo dire che le persone, in media, trattano i tarocchi in modo molto maldestro. Ci sono persone che preferiscono la cartomanzia alla tarologia.
In prima battuta, queste persone andrebbero educate a capire quali danni fa la cartomanzia (è poi uno dei miei compiti – non lo fa nessuno: nessuno spiega la differenza tra cartomanzia e tarologia).
Evita l'ossessione da tarocchi
In ogni caso, però, a prescindere dal tema "cartomanzia o tarologia", ci sono persone che sono ossessionate dai tarocchi. Quindi, ora chiedono alla tarologa, ora alla cartomante. E lo fanno ossessivamente, compulsivamente.
Tutte le settimane, se non tutti i giorni, queste persone sono sempre a chiedere una lettura. Ecco: chiedere letture dei tarocchi in continuazione è il modo peggiore per utilizzare i tarocchi.
Una lettura, fatta bene, e quando serve davvero
Dovresti considerare la lettura dei tarocchi come un rito, un atto unico e sacro.
Più porti la tua domanda "a spasso", tra mille consulenze e persone che leggono tarocchi, e più perdi la risposta che cerchi. Perché esci dalla sincronicità, che è la base per ottenere le tue risposte, in un atto unico e significativo (si-gni-fi-ca-ti-vo!).
Chiedendo una lettura a mille-mila persone ti porti invece nel mondo della statistica (un approccio che dà numeri probabilistici e falsati, perché è un artificio mentale).
Richiedi mille letture a mille persone diverse, per la stessa domanda?
Questo atteggiamento è deleterio. Mostra sfiducia nella lettura dei tarocchi, che è interrogazione esclusiva della vita (che sei). Non te ne rendi conto ma, agire così, porta anche a bistrattare il problema, il tuo dolore.
La persona che chiede più volte la stessa domanda a tantissimi professionisti, vuole vedere se, statisticamente, avrà sempre la stessa risposta (lo stesso risultato) oppure no.
Il primo grande vizio di forma è che, innanzitutto la lettura dei tarocchi non è mai solo un responso, ma è soprattutto un viaggio a due, un dialogo a due, colmo di nuove consapevolezze, apprese dalla persona, a partire proprio da sé stessa. Quindi questa caccia alla risposta è totalmente insensata.
Non stai facendo un esperimento scientifico
Il secondo grande difetto di questo atteggiamento consiste nel fatto che, così facendo, il consultante si comporta come la scienza. Si discosta completamente dalla connessione sacra e totale che i tarocchi hanno con i movimenti della vita. Mi spiego.
La scienza ha bisogno di ripetere lo stesso esperimento quante più volte possibile, per constatare che la realtà dia sempre quella risposta (all’esperimento) e che quindi si produca sempre lo stesso risultato.
Più fai letture di tarocchi per la stessa domanda, più ti allontani dalla risposta
Questo è il metodo che sta alla base di ogni evidenza scientifica. È lo stesso atteggiamento di coloro che chiedono la stessa lettura a mille-mila persone, per vedere se la risposta data dalle carte "è sempre quella".
Peccatoche, la risposta, non arrivi mai solo dalle carte, ma dall’interazione tarologa-tarocchi-consultante. E peccato che, agendo così, si esclude proprio quella ritualità sincronica che consente di avere la giusta visione sul problema.
Comportarsi come ossessionati indagatori della realtà (parziale) delle cose
Ora, quello che però la scienza "non dice" è che, nella sua ripetizione dell’esperimento, esclude tutto ciò che non riesce a comprendere: il caso, il caos, le discordanze, gli eventi inspiegabili. Tutto questo materiale del reale ricade sotto il nome di "condizione di contorno".
Quindi: l’evento unico che non corrisponde mai al risultato sperato, per quel tale esperimento, viene arginato, escluso dalle considerazioni scientifiche, e considerato marginale (tant’è che è definito di contorno).
La lettura dei tarocchi è un atto unico e irripetibile
Nella lettura dei tarocchi, non c’è alcuna condizione di contorno, bensì un’interrogazione totale della vita (che sei, che ti accade, che ti è attorno).
Certo! Puoi rifare la stessa domanda, a distanza di tempo, ma solo in particolari contesti. Magari tornando da una persona di fiducia.
Lettura tarocchi: ripetere la stessa domanda, dopo mesi?
Hai ad esempio chiesto se ha senso continuare la relazione con il tuo partner nel mese di gennaio. Abbiamo visto di sì.
A marzo vuoi rifare la stessa domanda, perché in te sono cambiate delle consapevolezze, o sono accadute altri fatti, che hanno incrinato la tua decisione. Allora ha senso rifare la lettura, che resta comunque un atto unico, anche nella ripetizione della stessa domanda, a distanza di mesi.
Come vedi, però, nell’esempio che ti ho fatto non vi è nulla di ossessivo. Non c’è una persona che chiama la cartomante 300 volte al mese, sottoponendo sempre lo stesso problema.
Quando non rifare la stessa domanda, anche a distanza di tempo
Di recente, ho fatto una lettura dei tarocchi con una persona coinvolta in un doloroso triangolo d’amore. Lei era (ed è) innamoratissima di un uomo sposato.
A un certo punto, pareva proprio che quest’uomo dovesse separarsi. Invece, alla fine, ha scelto di restare con la moglie, soprattutto perché malata.
La domanda fatta dalla consultante è stata: faccio bene a lasciar andare questa persona? La risposta: sì.
Dopo due mesi, questa consultante mi richiama. "Voglio vedere se ha ancora senso lasciarlo andare", mi dice. Le chiedo: "ma è cambiato qualcosa? Vi siete visti o sentiti?". "No", mi dice lei, "è tutto sempre come al solito".
È chiaro che, in questo caso, non ha senso ripetere la stessa domanda, a distanza di mesi.
Perché nel frattempo non sono sopraggiunti nuovi elementi da vedere e valutare in sede di consulenza. Quindi, il rischio di far fare a questa persona una seconda consulenza, è quello di darle delle false speranze, e farla soffrire. Non lavoro così.
Chiedi a mille cartomanti, e così esci dalla sincronicità
La sincronicità è ciò che rende unica la tua lettura dei tarocchi. Due cose vogliono accadere insieme.
Sono:
Il tuo stato emotivo interiore, con ciò che già sai, e con le ombre di cui noi possiamo chiarire il senso, in merito al problema
La stesa, con le sue immagini, i suoi arcani, i suoi simboli di guarigione e comprensione: tutti elementi rilevanti, che sono in una relazione significativa col tuo mondo interiore
Ecco i due gli elementi di quell’atto unico che è la lettura dei tarocchi. Va da sé che, fare sempre la stessa domanda a più lettori di tarocchi (ora cartomanti, ora tarologi) significa portarsi al di fuori di ciò che è veramente significativo, e di ciò che veramente rappresenta una risposta chiara, in merito al problema.
Lettura dei tarocchi: sincronicità fa rima con validità
Una volta una persona mi ha chiesto: "ma è vero che se faccio la stessa domanda più volte al giorno ai tarocchi, i tarocchi si arrabbiano?". Mi fa sorridere, questo atteggiamento folkloristico, ma per certi versi ha il suo perché.
Non è che i tarocchi si arrabbino. Il punto è piuttosto che si sciupa il senso della lettura dei tarocchi, e il suo essere un atto unico.
Quindi, a una domanda precisa e significativa dovrebbe sempre corrispondere un’unica lettura dei tarocchi. E se hai altre domande, diverse, allora sì, puoi fare una lettura dei tarocchi anche il giorno dopo.
Quando non chiedere una lettura dei tarocchi
Devi essere responsabile, nel tuo modo di fruire dei tarocchi. Non chiedere una lettura (a me) se per te rappresento l’ennesima persona a cui sottoporre sempre la stessa domanda.
Evita di chiedere la lettura se sei completamente ossessionata o ossessionato dai tarocchi.
Va bene chiedere una consulenza quando si soffre, e si è particolarmente confusi sul da farsi. Ma dovresti evitare di chiedere la lettura se sei solo in cerca di speranze, conforto, e non di una chiara visione sul da farsi.
Giulia Scandolara - Tarologa professionista, Gestalt e Art Counselor
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